Nasce Solid una piattaforma open-source e decentralizzata ideata da Tim Berners-Lee. Sviluppata grazie al MIT di Boston, permette all’utente un pieno controllo dei propri dati personali

Solid, acronimo di Social linked data, è una nuova piattaforma, decentralizzata e open-source, ideata dal papà del World Wide Web Tim Berners-Lee, che ha deciso così di re-inventare la sua creatura.

L’obiettivo di Solid è quello di aumentare la consapevolezza degli utenti al controllo dei propri dati, utilizzando la tecnologia.

Il progetto è stato sviluppato in collaborazione col MIT di Boston.

La piattaforma è stata pensata per gestire tutti i dati degli utenti (anagrafici, sanitari, immagini, commenti, da dispositivi IoT ecc.), come fosse una chiavetta USB personalizzata. 

Il concept nasce dal fatto che le applicazioni non sono legate ai dati generati e l’utente può quindi concedere i permessi di lettura/scrittura alle app, accedendo senza nessuna sincronizzazione. Un vero e proprio servizio “permiossionless”, che potrebbe riscrivere i nuovi modelli di business online basati sulla monetizzazione del dato, spesso richiesto per mero utilizzo commerciale.

La finalità del progetto è “True data ownership”, cioè il vero controllo dei propri dati, attorno al quale si sta costituendo una community.

L’elemento principale della piattaforma è il Solid POD. Attraverso questo mezzo non ci sarà più la necessità di un login per Facebook, uno per Google e così via, ma ci sarà un unico login con Solid POD. Attualmente sono solo due i provider che offrono questa opportunità ma è possibile installare autonomamente un Solid Server.

“Solid cambia il modello attuale nel quale gli utenti devono consegnare dati personali ai giganti digitali in cambio di un valore percepito – dice Berners Lee – Ho sempre creduto che il web sia per tutti. Questo è il motivo per cui io e altri lottiamo fieramente per proteggerlo. I cambiamenti che siamo riusciti ad apportare hanno creato un mondo migliore e più connesso”.

Rimane quindi solo da convincere i grossi attori del Web a convertirsi, ben sapendo che l’unico reale guadagno che ne avrebbero sarebbe quello di regalare maggiore trasparenza ai propri naviganti.