La Legge di bilancio 2019 prevede la “comunicazione dello stock del debito al 31 dicembre 2018″, un obbligo a cui tutte le Pubbliche Amministrazioni devono adempiere

Ai sensi dell’art. 1, comma 867, della legge 30 dicembre 2018 n. 145 (legge di bilancio 2019) “[…] Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, comunicano, mediante la piattaforma elettronica di cui al comma 861, l’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell’esercizio precedente. Per l’anno 2019 la comunicazione è effettuata dal 1° al 30 aprile 2019[…]”.

La legge di bilancio 2019 rende più stringente l’obbligo di comunicazione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dello stock del debito sulla piattaforma PCC (Piattaforma dei Crediti Commerciali).

Questo adempimento deve avvenire entro il 31 dicembre 2019.

Erano già moltissime le amministrazioni che rispettavano all’obbligo (anche perchè la legge prevede una sanzione di più di 100€ per ogni giorno di ritardo, a carico di dirigenti e impiegati), ma ce ne sono altrettante che non erano così precise nell’adempimento. La Ragioneria dello Stato infatti rilevava enormi scostamenti fra quanto dichiarato dalle Amministrazioni e quanto scaturiva dalla Piattaforma.

Per questo motivo, la legge 145 sopra riportata, ha reso questo obbligo più stringente e la piattaforma è diventata più usabile, su richiesta diretta del Ministero dell’Economia.

L’IFEL ha provveduto a pubblicare una nota chiarificatrice sella comunicazione dello stock, così come il MEF che ha rilasciato le regole per il calcolo del debito scaduto e non pagato.

Lo stock viene calcolato in base alle risultanze presenti nel sistema PCC, in questo modo:

Saldo ricevuto + saldo liquidato + saldo sospeso (senza conti sospesi contestati o in contenzioso o per adempimenti normativi) + Saldo pagato – Saldo pagato al 31/12 = Saldo presentato

  • Saldo ricevuto: Importo del documento contabile comunicato dal fornitore (tramite SDI o altri canali) e ricevuto dall’Amministrazione Debitrice. Corrisponde alla somma degli importi dei documenti che si trovano nello stato ricevuto alla data di osservazione indicata nella sezione di riepilogo del debito scaduto e non pagato elaborato da PCC
  • Saldo liquidato: Importo contabilizzato dall’Amministrazione debitrice in uno o più conti del liquidato alla data di osservazione indicata nella sezione di riepilogo del debito scaduto e non pagato elaborato da PCC
  • Saldo Sospeso (Senza conti sospesi contestati o in contenzioso o per adempimenti normativi): Importo totale contabilizzato in uno o più conti del sospeso (ad eccezione dei conti del sospeso per contenzioso o del sospeso contestato) alla data di osservazione indicata nella sezione di riepilogo del debito scaduto e non pagato elaborato da PCC
  • Saldo pagato: Importo totale pagato al netto degli storni alla data di osservazione indicata nella sezione di riepilogo del debito scaduto e non pagato elaborato da PCC
  • Saldo pagato: al 31/12 Importo totale pagato calcolato come somma di tutti i pagamenti con data mandato inferiore o uguale al 31/12 dell’anno precedente, al netto degli storni registrati in PCC entro il 31/12 dell’anno precedente
  • Saldo presentato: Importo del documento contabile comunicato dal fornitore (tramite SDI o altri canali) e non ancora ricevuto dall’Amministrazione Debitrice. Corrisponde alla somma degli importi dei documenti che si trovano nello stato presentato alla data di osservazione indicata nella sezione di riepilogo del debito scaduto e non pagato elaborato da PCC

Su questa piattaforma il sistema di interscambio SDI carica già automaticamente le fatture elettroniche inoltrate dai fornitori, che vengono quindi elencate e catalogate con i vari “stati”:Le scritture contabili vanno quindi allineate con i dati della PCC.

  • RICEVUTE = fatture inoltrate dal debitore al SdI e non rifiutate
  • RESPINTE = fatture respinte dall’Ente entro 15 giorni dal ricevimento

Quando poi le fatture vengono lavorate, il loro stato cambia di nuovo:

  • CONTABILIZZATE = fatture di cui si è determinato l’importo in liquidato/non liquidabile/sospeso
  • PAGATE = fatture pagate
  • LAVORATE = fattura dall’importo pagato interamente o in parte e il rimanente dichiarato non liquidabile.

Questo stato è fondamentale in quanto, come sopra esposto, lo stock del debito viene appunto calcolato facendo la somma di tutte le fatture in stato ricevuto, liquidato, sospeso (tranne quelle sospeso per contestazione o contenzioso) meno le note di credito, e la differenza tra il pagato totale e il pagato al 31-12-2018.

Il lavoro massivo che dovranno fare le amministrazioni finora inadempienti va poi mantenuto nel tempo, così da avere sempre i dati allineati.

In seguito all’entrata in funzione della piattaforma PCC, anche gli Ordini Professionali devono andare ad indicare quale tra le fatture ricevute, costituiscono debito e quali no.

Vi sono 2 metodi da usare in relazione a 2 diversi periodi di riferimento:

periodo 2014 – 2017 => METODO SEMPLIFICATO

anno 2018 => METODO STANDARD

Attenzione: le fatture emesse nel mese di dicembre potrebbero avere scadenza nell’anno successivo, pertanto è da verificare se ci siano fatture emesse dallo 01/12/2017 al 31/12/2017 che ricadono nella gestione STANDARD ed anche eventuali fatture emesse in dicembre 2018 che ricadono nella gestione del 2019 per lo stesso motivo.

Fasi di lavoro

Di seguito la sequenza cronologica delle attività da svolgere entro fine anno:

Per chi già non avesse provveduto, è necessario richiedere le credenziali di accesso al portale PCC (http://crediticommerciali.mef.gov.it ):

  1. Scaricare il file CSV con i dati di tutte le fatture contenute nel sistema per il primo periodo (2014-2017)
  2. Con una semplice operazione che richiede pochi minuti, inserimento per le righe di fatture/note di credito della corretta causale, in relazione al metodo semplificato permesso per questo primo periodo
  3. Salvataggio del file CSV con le modifiche apportate
  4. Caricamento del file nella Piattaforma PCC
  5. Scarico del file CSV per il periodo restante (01 dicembre 2018 – 31 dicembre 2018)
  6. Inserimento per ogni riga di fattura/nota di credito, dei relativi dati inerenti il pagamento in modo da ottenere l’estinzione del debito. Le colonne sono quelle evidenziate nel file CSV in colore fucsia (COMUNICAZIONE PAGAMENTO)
  7. Salvataggio del file CSV con le modifiche apportate
  8. Caricamento del file nella Piattaforma PCC

Per il primo periodo (2014-2017) la cosa è molto rapida e non servono altri dati, mentre per il secondo periodo è necessario essere più analitici e sarà utile partire da qualche stampa che ci aiuti ad avere a portata di mano i dati da imputare nel file. 

Il nostro software CONTO propone alcune stampe già utili a questo scopo.

Ovviamente in qualsiasi software, ogni automatismo ed estrazione dati, presuppone che nella gestione degli stessi l’utente effettui tutti i passaggi inserendo tutte le informazioni nei campi opportuni. Per esempio per tutti i pagamenti è necessario partire dalla fattura per poter legare automaticamente la stessa ad impegni e mandati di pagamento.

I nostri tecnici sono disponibili per fornire supporto alle PA.